Rappresentare se stessi e gli altri è un’attività che tutti i bambini affrontano con entusiasmo, senza sapere che anche i grandi artisti si sono sempre cimentati nell’arte del ritratto e dell’autoritratto. Giocando con una selezione di opere (da Arcimboldo a Van Gogh), i bambini scoprono cosa c’è dietro il ritratto.
Osservare i dettagli per leggere l’insieme dell’opera; individuare forme e volumi per ricomporre l’immagine; capire la scomposizione della forma; leggere l’uso dei colori; scoprire i significati simbolici dei dettagli: tutto questo viene veicolato dal gioco, che aiuta l’insegnante a costruire un percorso critico di lettura dell’opera d’arte, attraverso semplici attività e domande.
LIM/videoproiettore oppure singoli PC in aula computer. Post-it e pennarelli a punta grossa (almeno 5 colori).
Ore
Anni
1. Per introdurre il tema
Proponete ai bambini di realizzare un autoritratto o il ritratto del compagno di banco. Dedicate a questa attività circa 30 minuti, e fateli lavorare su un foglio A5. Non importa il risultato, ma il tipo di lavoro e approccio che mettono in atto. Tipicamente, cercheranno di essere il più descrittivi possibile. Poi raccogliete i ritratti alla cattedra e passate al gioco digitale.
2. Con la LIM
Se lavorate in classe con la LIM, potete dividere i bambini in 5 gruppi e chiamare alla lavagna un gruppo alla volta. A ciascun gruppo viene assegnata la lettura di un’opera.
Per ciascun ritratto, suggeriamo di procedere così:
– fate osservare il dipinto, chiedendo ai bambini che cosa vedono e cosa li colpisce; fate rilevare se si tratta di un uomo, una donna o un bambino o una bambina, se il ritratto sembra loro realistico oppure no, se c’è qualche colore che predomina, se ci sono dei dettagli che balzano all’occhio. Tenete un elenco di tutto quello che dicono, segnando i commenti su dei post-it che attaccate alla lavagna, perché siano a disposizione di tutti.
– lasciate andare la voce di presentazione del dipinto e lasciate che i bambini giochino con l’immagine. Una volta finito il gioco, ascoltate insieme con attenzione ciò che il dipinto racconta di se stesso e provate a vedere quali delle osservazioni fatte dai bambini sono coerenti con la narrazione.
ATTENZIONE!! Non si tratta di deliberare cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma di collegare alla narrazione quello che hanno osservato autonomamente. Tutte le osservazioni sono valide, (alcune sono più puntuali di altre), l’insegnante prova a rinforzare e collegare ciò che è stato detto dai bambini per cucire una cornice di senso.
Procedete in questo modo per tutti e 5 i dipinti, cambiando il colore del pennarello per ciascun dipinto, in modo da avere una mappa visiva delle informazioni e delle osservazioni che avete raccolto.
[Se lavorate in aula computer, potete far giocare i bambini singolarmente o in piccoli gruppi in modo autonomo, lasciando l’attività collettiva di lettura delle opere alla fine. Se possibile, prediligete la modalità collettiva (in aula con la LIM) che vi permette di guidare il processo e di far lavorare insieme tutta la classe].
3. Per concludere
Provate adesso a chiedere loro di fare un altro ritratto/autoritratto, e mettete a confronto i lavori pre e post attività.